Sezioni

Le otto sezioni in cui è organizzato il Dipartimento.

Arte e Moda

L’attivazione della sezione  ARTE E MODA risponde all’esigenza di costruire uno spazio dedicato ai fenomeni artistici della contemporaneità in un arco cronologico che va dal XIX secolo fino al tessuto artistico di un presente in continua evoluzione. Da un lato i principali oggetti di studio riguardano la produzione e la ricezione dell’opera d’arte, dall’altro si apre il dialogo dell'arte con altri territori del sapere e, in particolare, con la cultura della moda. Scopo della sezione è produrre ricerca in un ambito fortemente multidisciplinare legato all’ampia dimensione dell’industria culturale e creativa di età contemporanea con focus sull’Arte e sulla Moda.

Arte Medievale e Moderna

La sezione riunisce i docenti afferenti ai settori L-ART/01 (Storia dell'arte medievale) e L-ART/02 (Storia dell'arte moderna). Le ricerche comprendono studi di carattere filologico e di ricostruzione storica, dal gotico bolognese al Quattrocento e al Rinascimento padano, dal manierismo alla scultura barocca e al Settecento. Attenzione è dedicata all’iconografia e all’iconologia nei loro intrecci con la storia della cultura e del pensiero. Facendo tesoro dell'insegnamento dei “padri fondatori” della storia dell’arte nell’Università di Bologna (Roberto Longhi, Stefano Bottari, Francesco Arcangeli, Carlo Volpe), sono inoltre sperimentati nuove metodologie e campi di indagine.

Cinema e Media

La sezione annovera docenti e ricercatori del settore L-ART/06 (Cinema, fotografia, televisione). Gli interessi di ricerca sono rivolti sia ai campi che tradizionalmente hanno segnato l'evoluzione degli studi cinematografici, quali la storia, la filologia, la pratica analitica e gli approfondimenti teorico-metodologici, sia agli ambiti più innovativi e alle tendenze attuali della disciplina in campo mediale, dagli studi culturali alle narrazioni televisive, dall'economia e marketing dell'audiovisivo ai media digitali e alle culture dell'intrattenimento. La costante attenzione alla produzione culturale e mediale si ritrova negli insegnamenti tenuti da professionisti e nelle numerose possibilità di tirocinio per gli studenti presso aziende e istituzioni del settore.

Comunicazione

La sezione nasce con l’intenzione di studiare l’ampia varietà di fenomeni della comunicazione contemporanea con concetti e metodologie afferenti agli ambiti disciplinari che da sempre contraddistinguono il corso di laurea in Scienze della comunicazione a Bologna, fin dalla sua fondazione negli anni Novanta: semiotica, psicologia, storia, diritto, scienze sociali, geografia (M-FIL/05, IUS/10, M-STO/08, M-PSI/01). Particolare attenzione sarà dedicata ai mezzi di comunicazione di massa, da quelli più tradizionali ai media digitali, favorendo la ricerca, la sperimentazione e la didattica sui fenomeni più innovativi della comunicazione, in un’ottica interdisciplinare sempre integrata con tutti gli ambiti di studio già presenti al DAR.

Filosofia

Le principali linee di ricerca della Sezione riguardano: a) il dialogo tra la filosofia antica occidentale, al confine con le altre discipline specialistiche dell’antichità, e il dibattito filosofico contemporaneo; b) lo statuto, le declinazioni e le architetture concettuali della filosofia nel Rinascimento e nella prima modernità, in dialogo con il linguaggio e le concezioni artistico-letterarie, scientifiche e teologico-religiose; c) la storia del pensiero filosofico contemporaneo, con particolare riferimento all’area tedesca e alla metodologia della ricerca storico-concettuale; d) l’estetica; e) la filosofia analitica; f) la logica e l’epistemologia, sia tradizionale che sociale.

Musica

La sezione riunisce docenti e ricercatori dei settori L-ART/07 (Musicologia e Storia della musica), L-ART/08 (Etnomusicologia) e M-PED/01 (Pedagogia generale e sociale). Grazie all’impulso di pionieri e fondatori come Giuseppe Vecchi, Luigi Rognoni e Roberto Leydi, a Bologna la musicologia ha coltivato un ampio ventaglio di interessi disciplinari: la musicologia storica (storia della musica, dal medioevo all’età contemporanea; filologia musicale; drammaturgia musicale; forme della poesia per musica); la musicologia sistematica (estetica musicale e filosofia della musica; organologia); l'etnomusicologia; la teoria musicale; la pedagogia e didattica della musica. La sezione ha sviluppato competenze avanzate nella repertoriazione e digitalizzazione di fonti e documenti musicali (sonori e cartacei), con il laboratorio informatico musicale DoMuS (Documentazione di Musica e Spettacolo).

Storico-Sociale

La sezione è composta da studiosi di storia contemporanea, di sociologia e di storia e teoria della politica (settori SPS/01, SPS/02, SPS/07, SPS/08 e M-STO/04). Di formazione recente, nasce con l'intenzione di contribuire allo sviluppo degli ambiti di studio già presenti nel DAR, privilegiando un approccio che ha come fattore comune lo studio della contemporaneità nei suoi aspetti storici, culturali, sociali e politici. Scopo della sezione è muoversi tra i confini delle discipline storiche e sociologiche, per approfondire i loro legami con le arti e soprattutto per mostrare il carattere multiforme e gli articolati processi storici della società globale contemporanea.

Teatro

La sezione raduna un forte nucleo di studiosi di discipline teatrali (L-ART/05). Dallo studio e dalla sperimentazione bolognese di uomini di teatro come Luigi Squarzina, Giuliano Scabia, Lamberto Trezzini, Arnaldo Picchi e Luigi Gozzi e di studiosi come Fabrizio Cruciani, Franco Ruffini, Claudio Meldolesi, Marco De Marinis ed Eugenia Casini Ropa sono nati nuovi orientamenti di indagine e ricerca nella teoria e storiografia. Le ricerche sono concentrate sulle tecniche performative dell'attore e del danzatore, sulla cultura materiale del teatro e le sue professionalità, sulla pedagogia del teatro e della danza in ambito educativo e sociale. Le attività di promozione e diffusione della cultura teatrale sono numerose e continue, attraverso le manifestazioni pubbliche del Centro La Soffitta e una rete di relazioni con il territorio e le istituzioni.