Italy outside Italy. Italian intellectual migration and the emergence of a modern European identity

Analizza il duplice processo di circolazione del pensiero radicale e controriformista italiano nella prima età moderna e il suo impatto sull'Europa.

Ambiti: Filosofia

Il progetto mira a sviluppare un nuovo modello per lo studio della migrazione italiana di persone, libri e idee nell'Europa della prima età moderna. In effetti, fu proprio attraverso questa migrazione che furono poste le basi concettuali di una comune identità europea.

Alcuni esempi sono:

a) Gli esuli religionis causa che diffusero idee di tolleranza e pacificazione (come Francesco Pucci con il suo intreccio di antropologia dell'innocenza umana, millenarismo profetico e prospettive politiche);

b) La diffusione di testi di Machiavelli (pubblicati in volgare a Londra negli anni '80 del Cinquecento, poi circolati anche in traduzione latina in vari paesi, inclusa l'Olanda, dove giocarono un ruolo centrale nella riformulazione del concetto di "prudenza"); di Pomponazzi (influente sul pensiero francese come veicolo, ancora da indagare, della sua filosofia nel panorama inglese); e di Campanella (le cui opere, come Civitas solis e Monarchia di Spagna, tradotte in Inghilterra, circolarono in quegli ambienti interessati all'utopia e alla profezia politica e apocalittica);

c) L'attività cruciale di G. Bruno per il ripensamento radicale delle relazioni tra Stato, Chiesa e religione (come in Boemia alla corte di Rodolfo II);

d) L'incidenza del pensiero radicale italiano (da P. Pomponazzi a Cardano e allo stesso Bruno) sul Theophrastus redivivus, manifesto del movimento libertino.

Si possono citare anche esempi meno noti a conferma della diffusione del fenomeno: dalla presenza in Inghilterra del commento alla Poetica di Lodovico Castelvetro, la circolazione moderna della Phoenix di Pietro da Ravenna, le Lettere di philosophia naturale di Camilla Erculiani pubblicate alla fine del Cinquecento a Cracovia, e quelle, pubblicate da Celio Secondo Curione, di Olimpia Morata, esule per motivi religiosi a Heidelberg, dove stabilì un'ampia corrispondenza con importanti membri del mondo riformato.

D'altra parte, lo stesso pensiero della Controriforma si affermò attraverso un imponente processo di circolazione, come dimostra il background biografico e le traduzioni dei sermoni di Francesco Panigarola da parte di G. Chappuys, che portarono a forti critiche da parte di autori protestanti come nel caso dell'Antipanigarole (1597) di G. Pacard.

Nella prima età moderna si verificò un vasto duplice processo di circolazione e rielaborazione, alimentato da diverse riflessioni filosofiche e religiose italiane. Il progetto (e questo è il nuovo modello) intende studiare in modo unitario (sebbene esemplificativo) questo specifico esito della migrazione italiana, concentrandosi sulle reinterpretazioni originali disponibili, sulle diverse matrici concettuali che lo hanno nutrito e sul profilo intellettuale europeo che ha contribuito a definire.

I vari risultati della ricerca saranno disponibili tramite la creazione di MAMIE – Mappa della migrazione intellettuale italiana nell’Europa moderna, una mappa geografica multimediale, interattiva e diacronica per lo studio della formazione dell'identità intellettuale europea.

Il progetto è promosso in collaborazione con l'Università di Trento, l'Università di Pisa, l'Università di Torino e l'Università del Piemonte Orientale.

Programma di finanziamento

PRIN 2022

Durata

17/10/2023 - 17/10/2025

Referente scientifica