I primi dieci anni del nuovo millennio sono caratterizzati dalla nascita e dalla larga diffusione del Web 2.0 e dei social media: per gestire l’interazione degli utenti sono sorte numerose piattaforme, anche in ambito musicale. Se in un primo momento il cosiddetto processo di “piattaformizzazione” della musica ha riguardato perlopiù la distribuzione dei contenuti (Myspace, Youtube, Spotify, ecc.), gradualmente si è spostato anche sul lato della creazione dei contenuti.
Le piattaforme si evolvono continuamente, sia per dimensione, sia per modalità di interazione con gli utenti, sia per l’introduzione di strumenti automatici che organizzano i contenuti o di “aiuto” all’uso della piattaforma stessa. Inoltre, il processo di datificazione del reale sta divenendo sempre più importante anche in ambito musicale, non solo per l’analisi delle abitudini di ascolto, ma anche per i risvolti sulla dimensione creativa, per la creazione di applicazioni di guida intelligente.
Si tratta di cambiamenti non neutri, ma che hanno ripercussioni importanti sul modo in cui la musica è ascoltata, creata e persino concepita. Le piattaforme hanno così un riflesso su ogni aspetto del mondo musicale.
Il gruppo di ricerca si pone dunque l’obiettivo, necessario e urgente, di studiare le piattaforme, al fine di misurare l’ampiezza delle ricadute che esse esercitano sui variegati aspetti della produzione e fruizione della musica. Le questioni aperte sono tante, fra cui:
- come le piattaforme di diffusione musicale e audiovisiva stanno cambiando la filiera produttiva?
- come il machine learning e le metriche (big data analysis) stanno influenzando la creazione di musica pop e di sound design?
- come il machine learning sta ibridando i tradizionali software basati su forme rappresentative, inserendo in essi parti nascoste intelligenti che lavorano da sole (ad esempio, iZotope)?
Per provare a rispondere a tali questioni, e ad altre correlate, + necessario un approccio di natura interdisciplinare. Ci si concentrerà sull’impatto che le nuove piattaforme esercitano rispettivamente:
- sulle modalità di creazione e sulla creatività musicale;
- sulla performance e sulla sua rimediazione;
- sulle modalità di fruizione, di ascolto della musica.
Potranno essere studiati in particolar modo gli strumenti che automatizzano parti di processi creativi, sia all’interno di prodotti e applicazioni volte alla produzione industriale, sia per specifica scelta del “creatore/artista”, piattaforme per la creazione condivisa, piattaforme per la distribuzione e loro ripercussioni sulla filiera produttiva, sia in riferimento alle figure professionali coinvolte, sia alle scelte artistiche (soggetti, tipologia di suoni, ecc).