Politica, libertà, cultura:
le «riviste letterarie» in Italia (1903-1914)
SEMINARIO DI RICERCA SISSCO 2020
a cura di
Fulvio Cammarano, Michele Cento, Filippo Triola
in collaborazione con
Mario De Prospo (UniNa), Gianluca Scroccu (UniCa)
Alla vigilia della Prima guerra mondiale, Filippo Tommasi Marinetti scriveva che «la parola Italia deve dominare sulla parola libertà». Che la costituzione della nazione, il mito del Risorgimento da rinnovare, avesse una priorità sul linguaggio e la pratica della libertà e dei diritti era solo un'opinione del fondatore del Futurismo o era un tratto diffuso, sia pure con gradazioni differenti, nella cultura politica italiana? L'obiettivo di innescare una palingenesi della nazione ha assorbito le energie degli intellettuali italiani fino a fargli perdere di vista l'ipoteca che un nazionalismo sempre più aggressivo e ossessivo stava ponendo sugli spazi di libertà e autonomia dei singoli individui?
Sono queste alcune delle domande che il seminario intende porre attraverso quei vettori della cultura politica italiana che sono state le «riviste letterarie» di inizio Novecento, veri e propri crocevia e campi di battaglia di intellettuali di diversa formazione e orientamento.
Programma
Introduzione: Michele Cento (Unibo), Filippo Triola (Unibo)
Saverio Battente (Università di Siena)
Alle origini del nazionalismo estetico letterario: «Il Regno» tra Siena e Firenze
Lorenzo Benadusi (Università Roma Tre), Alessandro Tonini (Università Roma Tre)
Le riviste letterarie di viaggio di inizio Novecento
Dora Marucco (Università di Torino)
Politica, libertà, cultura nella “Riforma Sociale” tra Nitti ed Einaudi